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Dune: Prophecy, su Sky e NOW la serie prequel sulle Bene Gesserit: Come si collega ai film e tutto quello che c'è da sapere

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La serie prequel dei film di Denis Villeneuve è disponibile in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 18 novembre: ecco cosa bisogna sapere sulla trama e sul cast e come si inserisce nell'universo creato da Frank Herbert.

Dune: Prophecy, su Sky e NOW la serie prequel sulle Bene Gesserit: Come si collega ai film e tutto quello che c'è da sapere

Oltre 10.000 anni prima della nascita di Paul Atreides, interpretato in Dune e in Dune - Parte 2 da Timothée Chalamet, un gruppo di donne potenti agiva già nell'ombra per plasmare il futuro. Quel futuro che avrebbe portato alla nascita di un uomo destinato a salvare l'umanità e che, tanti anni dopo, i Fremen avrebbero chiamato Lisan al-Gaib e la Sorellanza Kwisatz Haderach. Non importa quali e quante azioni fosse necessario mettere in atto: la profezia andava rispettata. Parte da queste premesse Dune: Prophecy, la serie prequel dei film diretti da Denis Villeneuve. Il drama di fantascienza debutta il 18 novembre, in contemporanea con gli Stati Uniti, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW raccontandoci le origini delle Bene Gesserit, la potente setta tutta al femminile le cui Sorelle hanno il potere di condizionare la mente di altre persone. Chi ha visto i film basati sui libri di Frak Herbert sa bene quanto siano centrali queste figure che riescono a manipolare la società, la religione, la politica e persino le unioni delle famiglie dell'Imperium, decidendone le sorti. Ma fin dove sono state disposte a spingersi per raggiungere i loro scopi e in che modo la profezia è stata sfidata da personaggi ed eventi esterni? Ecco tutto quello che c'è da sapere su Dune: Prophecy prima di iniziare la visione, compresi i collegamenti con i film.

Dune: Prophecy, la trama: Alle origini della Sorellanza

Ispirata al romanzo Sisterhood of Dune, scritto da Brian Herbert e Kevin J. Anderson, Dune: Prophecy è guidata da Alison Schapker, showrunner e produttrice esecutiva che ha co-sviluppato la serie con Diane Ademu-John. Un team al femminile per una storia in 6 episodi che vede protagoniste due donne, precisamente due sorelle. Sono Valya Harkonnen e Tula Harkonnen che hanno i volti rispettivamente di Emily Watson (Chernobyl) e Olivia Williams (Counterpart); ma le incontriamo per la prima volta quando sono ancora giovani, interpretate da Jessica Barden (The End of the F**king World) e Emma Canning (Domina), e fanno parte di una confraternita che solo in seguito prenderà il nome di Bene Gesserit. Nei due film diretti da Denis Villeneuve si lascia intendere che Paul Atreides sia il salvatore che tutti stavano aspettando, anche se solo il terzo film, attualmente in sviluppo, ci farà capire se sia davvero lui questa figura. In ogni caso, Dune: Prophecy ci mostra come questa leggenda ha avuto inizio.

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Dune: Prophecy

In principio queste donne sono essenzialmente Truthsayer, addestrate cioè a rilevare all'istante chi mente. Ma quando la prima Reverenda Madre affida a Valya una profezia e il suo piano per creare leader perfetti incrociando le linee genetiche delle diverse famiglie nobili dell'Imperium, questo gruppo di donne gioca con il potere e sviluppa nuove abilità. Trent'anni dopo, Valya è ancora fortemente determinata ed è disposta a fare qualsiasi cosa per portare avanti il progetto che farà compiere la profezia. Tula è più mite e dolce e mira soprattutto ad assistere la sua giovane protetta Lila (Chloe Lea), ma sa essere anche un ottimo braccio destro per sua sorella. Insieme le due sfidano le convenzioni e combinano matrimoni, come quello tra la principessa Ynez Corrino (Sarah-Sofie Boussnina) - che entra anche a far parte della Sorellanza - e il giovanissimo figlio di un importante alleato militare, Pruwet Richese (Charlie Hodson-Prior).

Il resto del cast e i personaggi

Mark Strong (The Penguin) interpreta l'Imperatore Javicco Corrino, un uomo ossessionato dal prestigio della sua famiglia e allo stesso tempo una sorta di burattino nelle mani delle consorelle. Sua moglie, l'Imperatrice Natalya (Jodhi May, The Witcher), non vede di buon occhio l'influenza che le Truthsayer esercitano su di lui. Travis Fimmel (Vikings) presta il volto a una figura particolarmente carismatica: il soldato Desmond Hart, appena tornato a corte da Arrakis, dove era stato per servire l'Imperium nel commercio della famosa Spezia. Ci sono poi diverse accolite che si ritrovano coinvolte loro malgrado nei piani delle sorelle Harkonnen: tra queste sorella Emeline (Aoife Hinds), sorella Jen (Faoileann Cunningham) che ama sfidare l'autorità, sorella Theodosia (Jade Anouka) che nasconde delle doti segrete e la già citata sorella Lila, probabilmente la più dotata di tutte. Completano il cast Josh Heuston nei panni dell'affascinante fratello illegittimo di Ynez, Constantine, e Chris Mason nei panni di Keiran Atreides, addestratore d'armi della principessa.

Le differenze tra i film e la serie e i collegamenti con i libri di Frank Herbert

Naturalmente per apprezzare al meglio Dune: Prophecy sarebbe bene avere una certa confidenza con l'universo creato da Frank Herbert, meglio ancora aver visto i film con Timothée Chalamet e Zendaya. Eppure vi sorprenderà constatare quanto il tono e le dinamiche di questa serie prequel siano più affini a temi presenti in altre serie HBO (viene in mente prima di tutto Il Trono di Spade) che ai film di Villeneuve. Qui sono centrali i personaggi, ci sono numerose sottotrame e l'azione si svolge spesso in ambienti ristretti, talvolta claustrofobici. Non ci troviamo, d'altronde, nel deserto di Arrakis ma su Wallach IX, il pianeta dove è diventata forte la Sorellanza, e su Salusa Secundus, il pianeta natale di Casa Corrino. E così agli epici inseguimenti tra le dune di sabbia vengono preferiti dialoghi sugli equilibri del potere e intrighi di palazzo; le scene di lotta lasciano il posto a scene più intime, addirittura spinte. Il fatto che la storia sia ambientata in un passato così lontano rispetto ai fatti dei film, insomma, la rende più autonoma e non ci fa sentire obbligati a conoscere nei dettagli il materiale originale.

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Dune: Prophecy

Cos'è la Jihad Butleriana, tra le premesse di Dune: Prophecy

La serie, inoltre, fa riferimento a un evento centrale nell'universo creato da Frank Herbert che nei film di Villeneuve non aveva trovato spazio. Si tratta della Jihad Butleriana, una guerra svoltasi ancor prima della nascita delle Bene Gesserit. Questo conflitto oppose l'umanità contro le macchine pensanti, che si erano ribellate, portando alla scomparsa di queste ultime. Conseguenza della Jihad Butleriana fu un importante vuoto tecnologico, dati il divieto e la distruzione di tutti i sistemi informatici più avanzati e delle intelligenze artificiali. Proprio questo, come capiamo da Dune: Prophecy, contribuì alla nascita dei Mentat, delle Bene Gesserit e della Gilda Spaziale. All'inizio di Dune: Prophecy vediamo dei veloci flashback che ci riportano a questa guerra a cui parteciparono sia Casa Atreides che Casa Harkonnen che diventarono così case rivali. Entrambe, infatti, combatterono ma, alla fine, gli Harkonnen furono marchiati come codardi dagli Atreides e disonorati.

L'appuntamento con Dune: Prophecy si rinnova ogni lunedì su Sky e in streaming su NOW con un nuovo episodio, fino al 23 dicembre.

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