Bostik, La Bodega de D10S, il film documentario diretto da Mauro Russo Rouge, ci porta nei Quartieri Spagnoli di Napoli dove Antonio Esposito, conosciuto da tutti come "Bostik", è una figura leggendaria. È lui il cuore e l'anima del cosiddetto "Largo Maradona", un angolo di città trasformato in santuario laico dedicato al Pibe de Oro, un luogo che oggi vibra di emozione e memoria collettiva.
Tutto ha avuto inizio negli anni Novanta, quando Antonio decise di commissionare un murale in onore di Diego Armando Maradona, il simbolo eterno del riscatto napoletano. Da allora, quel piccolo spazio urbano è diventato una tappa obbligata per tifosi e curiosi provenienti da ogni parte del mondo, attratti dalla magia e dal significato profondo che questo posto emana. Con passione e tenacia, Antonio ha creato un altarino ricco di maglie, fotografie, cimeli e persino un busto in gesso, facendo di quel luogo, un tempo teatro di degrado e spaccio, un simbolo di rinascita attraverso il culto del calcio, della fede popolare e dell'identità napoletana.
Fondatore dello storico gruppo ultras "Teste Matte", Antonio ha saputo incanalare la propria fede calcistica in un'opera di riqualificazione dal forte valore simbolico e sociale. Il suo impegno ha reso Largo Maradona molto più di un omaggio sportivo: un vero luogo di pellegrinaggio, emblema del profondo legame tra Napoli e il suo più grande eroe, capace di unire generazioni e storie diverse sotto un'unica bandiera.
Evento speciale il 26, 27 e 28 maggio 2025 al cinema.
Afferma il regista Mauro Russo Rouge: “Guardando il documentario, il pubblico vivrà un’esperienza immersiva. Non sarà solo un viaggio attraverso il culto di Maradona, ma anche un’immersione nella Napoli autentica, quella dei vicoli, delle voci che risuonano tra le facciate colorate dei palazzi, delle emozioni crude e vere. Le persone non vedranno solo il murale come un'opera d'arte, ma sentiranno la sua anima. Sentiranno la devozione palpabile dei quartieri, dove Maradona non è solo un campione di calcio, ma una leggenda vivente, quasi un santo laico.”