Black Tea: la video recensione del film di Abderrahmane Sissako in concorso a Berlino
Una storia di incontro fra Africa e Cina, di amore inatteso e pregiudizio. Il regista di Timbuctu torna con Black Tea. La video recensione di Mauro Donzelli del film presentato in concorso al Festival di Berlino 2024.

Una realtà poco conosciuta, un quartiere dal nome significativo, Chocolate City, in termini di pregiudizio, in cui in una delle maggiori città della Cina vive una comunità di africani. Black Tea è la storia dell'incontro e dello scontro fra due culture, quella cinese e quella della Costa d'Avorio, in un film diretto da uno dei maestri del cinema africano, Abderrahmane Sissako, a dieci anni di distanza da Timbuctu, presentato a Cannes.
Black Tea arriva invece in concorso al Festival di Berlino e racconta di una giovane che proprio sull'altare dice no, non sposa il suo promesso marito in Costa d'Avorio. Lascia il paese per il sud della Cina, nella vibrante zona di Chocolate City di Guangzhou, nota anche come Canton, dove vive una diaspora africana alle prese con un'arricchente ma non sempre facile comunanza con la cultura locale cinese. Uno stile classico e austero per raccontare una vicenda di messa a nuda di pregiudizi e ostilità trasmesse di generazione in generazione, pronte ad essere messe in ridicolo dalla realtà, dalla conoscenza di persone e dalla ricchezza della diversità.
La cerimonia del tè finisce per essere l'anello di congiunzione, la freccia di Cupido per Cina e Africa. Ecco la video recensione di Mauro Donzelli di Black Tea.