Sean Penn su Woody Allen: "Lavorerei ancora con lui, è innocente fino a prova contraria"
Sean Penn, che ricevette una nomination all'Oscar per Accordi e disaccordi di Woody Allen, non esclude di collaborare un'altra volta col regista ostracizzato dal cinema americano. "Non ci penserei due volte a lavorare ancora con lui."

Sean Penn è nel ristretto numero di attori e attrici che non si pentono di aver lavorato con Woody Allen: come sappiamo, le accuse di molestie sessuali a sua figlia Dylan (chiuse legalmente trent'anni or sono, ma riprese dopo il MeToo) hanno spinto Allen fuori dagli Stati Uniti, con una levata di scudi quasi unanime verso l'autore. Penn, che grazie ad Allen aveva ricevuto una nomination all'Oscar come migliore protagonista in Accordi e disaccordi, lo difende: ospite del Louis Theroux Podcast, ha spiegato perché lo fa e perché non avrebbe problemi a lavorare ancora con lui. Leggi anche Woody Allen non si sente "cancellato" e rivendica lo spazio dato alle donne nei suoi film, Coup de Chance incluso
Woody Allen difeso da Sean Penn, che tornerebbe a lavorare col regista
L'ultimo film di Woody Allen, ormai quasi novantenne, è stato Un colpo di fortuna - Coup de chance del 2023, il suo cinquantesimo. Allen sta per debuttare come romanziere e non è certo che il 51° lungometraggio che ha in cantiere possa vedere la luce, anche perché il regista deve trovare finanziamenti e cast tecnico e artistico fuori dagli USA, dove ormai è artisticamente bandito. Sean Penn, che nel 1999 interpretò con lui l'elegante e ironico Accordi e disaccordi, non è tra le star che hanno preso le distanze a scoppio ritardato da Allen. L'attore (nonché a sua volta regista in diverse occasioni), spiega come vede la vicenda.
Amo Accordi e disaccordi, lavorerei di nuovo con lui senza pensarci, se ci fosse il progetto giusto. Non conosco nessuno così bene da poter dire che questa o quest'altra cosa sia o non sia accaduta. Dio non voglia che ti sbagli, con una vittima di mezzo, mi spiego? Non ho letto tutto, ma le storie su di lui vengono per la maggior parte raccontate da gente alla quale non darei un centesimo. Mi sembra tutto così manicheo. [...] Io non ho mai sentito uno psicologo o uno psichiatra parlare di una pedofilia che in ottant'anni di vita si verifica solo una volta. Non mi risulta. [...] Quando la gente associa la cosa alle sue compagne molto più giovani, non si tratta più di giusto o sbagliato. La roba consensuale che arriva dopo la pubertà è un discorso diverso. [...] Secondo me, qualunque siano i vostri sospetti peggiori su di lui, controllate i fatti, non pensando per un attimo al movimento #MeToo e a tutti quelli che ne hanno tratto beneficio. Davvero, pensiamoci un attimo, dico solo questo. Vedo che non è stato giudicato colpevole, quindi lo considero innocente. Non ci penserei due volte a lavorare con lui.