Killers of the Flower Moon, film diretto da Martin Scorsese, è tratto dall'omonimo romanzo di David Grann incentrato su quanto accaduto in Oklahoma, nella contea di Osage agli inizi degli anni Venti del Novecento.
In quel periodo sono stati scoperti nella zona diversi giacimenti di petrolio, permettendo a diversi membri della tribù indiana di Osage di arricchirsi molto. Questo nuovo stato di benessere dei nativi americani catturò l'attenzione di moltissimi bianchi, che desiderosi di far soldi con il petrolio, iniziarono a manipolare, estorcere e sottrarre con l'inganno i beni degli Osage. Parallelamente al loro arrivo in zona si sono verificati una serie di omicidi, aventi come vittime proprio alcuni cittadini facoltosi della tribù.
Essendo i morti tutti proprietari di territori in cui è stata rinvenuta la presenza del bramato "oro nero", l'FBI decide di aprire un'indagine sui decessi sospetti. Il ranger Tom White (Jesse Plemons) viene incaricato di indagare sul caso e scovare il killer autore di tutti questi omicidi. Nelle indagini interviene anche Ernest Burkhart (Leonardo Di Caprio), giovane reduce della Grande Guerra, sposato con l'indiana Mollie (Lily Gladstone).
Killers of the Flower Moon è film epico che, attraverso una narrazione distesa e variegata cadenzata e implacabile, ripercorre la nascita di una nazione che emerge imbrattata di sangue e contaminata dal denaro. Non è importante solo questo, né stabilire si tratti o no di capolavoro, ma è fondamentale constatare come l'80enne Scorsese si abbandoni come forse mai prima d'ora al piacere affabulatorio del racconto, utilizzando per incantare il suo pubblico tutti fli strumenti, i registri, gli stili e i generi che il cinema mette a sua e nostra disposizione. In Killers of the Flowers Moon ci sono il western e il gangster movie; il poliziesco e il melodramma; il film storico e il cinema civile. C’è anche, forte, benvenuta, la commedia, che si esprime in alcuni duetti tra i personaggi di DiCaprio e De Niro, intrisi di chiara ironia: tanto che ti sembra di sentirlo, Scorsese, che sghignazza sul set, con quella sua risata inimitabile e trascinante. Uno Scorsese che ha forse perso in visceralità a favore però di una compostezza e una chiarezza espositiva spaventose. (Federico Gironi - Comingsoon.it)
Killers of the Flower Moon: leggi la nostra recensione completa del film.
Dopo The Irishman (2019), Martin Scorsese torna alla regia con un film che è l’adattamento de Gli assassini della terra rossa, saggio di successo del giornalista americano David Grann, basato sui fatti realmente accaduti presso la tribù Osage negli anni Venti. Il progetto ha iniziato a prendere vita nel 2017, quando Martin Scorsese, Leonardo DiCaprio e Robert De Niro stavano valutando di fare un film insieme, con la sceneggiatura di Eric Roth. A causa della pandemia Covid nel 2020, le riprese furono posticipate fino all’aprile 2021 e si tennero in Oklahoma, nella Contea di Osage e nella Contea di Washington, nelle città di Pawhuska, Fairfax e Bartlesville. Oltre a lavorare dietro la macchina da presa, Martin Scorsese ha anche collaborato alla stesura della sceneggiatura - la quale è stata riscritta due volte - e appare come produttore della pellicola. La direzione della fotografia è del messicano Rodrigo Prieto, il quale ha iniziato a collaborare con Scorsese dai tempi di The Wolf of Wall Street (2013). Il montaggio è opera di Thelma Schoonmaker, uno dei punti fermi nel team del regista americano dagli esordi. Le scenografie sono invece opera di Jack Fisk, alla sua prima collaborazione con Scorsese. La pellicola è dedicata a Robbie Robertson - compositore della colonna sonora dell’opera e altro collaboratore di lunga data del regista - deceduto pochi mesi prima dell’uscita del film.
Tratto dall'omonimo romanzo di David Grann ispirato a fatti realmente accaduti.
Il film segna la sesta collaborazione tra Martin Scorsese e Leonardo DiCaprio. Mentre è la decima collaborazione tra il regista e Robert De Niro.
Presentato in anteprima mondiale nella Selezione ufficiale del Festival di Cannes 2023.
Martin Scorsese ha detto che quando ha letto il libro di David Grann ha sentito che doveva trasformarlo in un film. Il regista ha trascorso diverse ore insieme a Capo Standing Bear per convincere la Osage Nation ad aiutare con le riprese.
Questo film non è il primo film sugli omicidi di Osage. Tragedies of the Osage Hills (1926) di James Young Deer e Sono un agente FBI(1959) hanno fatto riferimento agli omicidi avvenuti nella popolazione di nativi americani.
Robert De Niro ha presentato per la prima volta Martin Scorsese a Leonardo DiCaprio dopo aver lavorato con lui in Voglia di ricominciare (1993) ed essere rimasto colpito dal suo talento. Scorsese se ne ricordò anni dopo, quando fece il casting per Gangs of New York (2002) e iniziò così la sua lunga collaborazione con DiCaprio.
Ultimo film dell'attore Larry Sellers di discendenza Osage e Cherokee.
Lo sceneggiatore Eric Roth ha dichiarato che Leonardo DiCaprio ha insistito affinché la sceneggiatura originale fosse riscritta. Nel primo script infatti DiCaprio doveva interpretare il ruolo di Tom White, poi affidato a Jesse Plemons.
Dal Trailer Italiano del Film:
Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio): Sai che hai la pelle di un bel colore. Di che colore diresti che è?
Mollie (Lily Gladstone): Il mio colore.
William Hale (Robert De Niro): Gli Osage hanno la terra peggiore possibile, ma si sono presi gioco di tutti. In quella terra c'era il petrolio, l'oro nero. Qui di soldi ne girano parecchi adesso.
Ernest Burkhart: I soldi mi piacciono, signore.
William Hale: Questa ricchezza dovrà arrivare a noi. Il loro tempo è scaduto, sarà solo un'altra tragedia.
Voce off: Quando questo denaro è arrivato, dovevamo capire che sarebbe arrivato anche qualcos'altro. Sono come avvoltoi che volteggiano sul nostro popolo. Siamo ancora guerrieri.
Mollie: Dovrei uccidere questi bianchi, che hanno ucciso la mia famiglia.
Tom White (Jesse Plemons): Sono stato inviato qui da Washington per risolvere questi omicidi.
Ernest Burkhart: Risolvere come?
Tom White: Trovare chi è stato.
William Hale: Aspetti un miracolo che faccia sparire tutto? Lo sai che non accadono più.
Dal Trailer Italiano del Film:
Ernest Burkhart (Leonardo DiCaprio): Gli Osage presero il nome dai fiumi Missouri e Osage. Ni-U-Kon-Ska, "figli delle acque di mezzo". "Andate via!", disse in Grande Padre Bianco, ci sono tanti tantissimi lupi affamamti. Riesci a trovare i lupi in questa immagine?
Gli Osage sono una tribù di nativi americani di lingua siouan. Essi vivono nelle Grandi Pianure, regione del Nord America centrale nota per le ampie praterie. Il termine ‘Osage’ è la versione francesizzata del nome originale della tribù (Wazhazhe), che significa letteralmente ‘gente delle acque di mezzo’: fu infatti l’esploratore francese Jacques Marquette ad entrare in contatto per la prima volta nel 1673 con gli indigeni americani. Gli Osage - per la maggior parte ora residenti nella Contea di Osage, in Oklahoma - sono una tribù riconosciuta dagli Stati Uniti a livello federale.
Killers of the Flower Moon, l'imponente affresco storico firmato da Martin Scorsese, si prepara a debuttare su Sky Cinema e in streaming su NOW a partire da venerdì 3 maggio. La pellicola, nominata a dieci premi Oscar, narra la sconvolgente vicenda degli omicidi sistematici perpetrati contro i membri della nazione Osage negli anni '20, quando la scoperta del petrolio nelle loro terre li rese improvvisamente facoltosi. Con un cast stellare guidato da Leonardo DiCaprio, Robert De Niro e Lily Gladstone (prima nativa americana candidata all'Oscar come migliore attrice), il lungometraggio esplora uno dei capitoli più oscuri della storia americana attraverso lo sguardo inconfondibile del maestro newyorkese. Prodotto con un budget considerevole di circa 200 milioni di dollari, il film rappresenta un'opera monumentale che coniuga l'analisi sociale con il dramma interpersonale, offrendo al pubblico un'esperienza visiva e narrativa di straordinaria intensità. leggi la news completa
Durante un'intervista per la promozione di Nyad, Jodie Foster ha espresso la sua opinione riguardo Killers of the Flower Moon, suggerendo che l'opera di Scorsese avrebbe potuto beneficiare del formato seriale. Secondo l'attrice premio Oscar, la complessità della vicenda e la profondità dei personaggi sarebbero emerse con maggiore efficacia in una miniserie, permettendo di esplorare più approfonditamente le ramificazioni della tragedia che colpì la popolazione Osage. La Foster ha comunque manifestato grande ammirazione per il lavoro di Scorsese, sottolineando in particolare la straordinaria interpretazione di Lily Gladstone. Il commento della regista e interprete si inserisce nel dibattito più ampio sul rapporto tra cinema e televisione nell'era contemporanea, evidenziando come alcune narrazioni storiche particolarmente articolate possano trovare nel formato esteso della serialità uno spazio espressivo più adeguato alla loro ricchezza tematica e narrativa. leggi la news completa
Una rivelazione interessante emerge riguardo all'evoluzione del personaggio interpretato da Lily Gladstone in Killers of the Flower Moon. Inizialmente, il ruolo di Mollie Burkhart era stato concepito come secondario nella narrazione, con la trama incentrata principalmente sul rapporto tra l'agente dell'FBI Tom White e Ernest Burkhart. Tuttavia, durante lo sviluppo della sceneggiatura, Scorsese e il co-sceneggiatore Eric Roth hanno progressivamente modificato l'impostazione, trasformando Mollie in una figura centrale e spostando il focus sulla relazione tra lei ed Ernest. Questa variazione significativa ha permesso di portare in primo piano la prospettiva della comunità Osage, conferendo maggiore autenticità e profondità emotiva alla vicenda. La metamorfosi strutturale ha rappresentato un elemento determinante per l'impatto complessivo dell'opera, consentendo a Gladstone di offrire un'interpretazione memorabile che le è valsa numerosi riconoscimenti, inclusa la candidatura all'Oscar. leggi la news completa
In un'intervista recente, Martin Scorsese ha tessuto elogi straordinari per Leonardo DiCaprio, definendolo "uno dei più grandi attori nella storia del cinema". Il leggendario regista, che ha collaborato con DiCaprio in sei pellicole, ha evidenziato la capacità unica dell'attore di immergersi completamente nei personaggi, dedicando particolare attenzione al lavoro svolto per interpretare Ernest Burkhart in Killers of the Flower Moon. Scorsese ha sottolineato come DiCaprio possieda un'intuizione rara e un'etica professionale impareggiabile, caratteristiche che gli consentono di trasformarsi completamente per ogni ruolo. Il cineasta newyorkese ha raccontato anche la genesi della loro collaborazione, iniziata con Gangs of New York e consolidatasi con capolavori come The Departed e The Wolf of Wall Street. Il sodalizio artistico tra i due rappresenta uno degli esempi più significativi di sinergia creativa nel panorama cinematografico contemporaneo, producendo opere che hanno ridefinito i parametri della narrazione filmica. leggi la news completa
Dopo il passaggio nelle sale cinematografiche, Killers of the Flower Moon sarà finalmente disponibile in streaming su Apple TV+ a partire dal 12 gennaio. La maestosa opera di Martin Scorsese, dalla durata di quasi tre ore e mezza, potrà essere gustata comodamente nelle abitazioni degli abbonati alla piattaforma della mela. Il lungometraggio, ambientato nell'Oklahoma degli anni '20, ripercorre gli efferati delitti perpetrati ai danni della popolazione Osage dopo la scoperta di giacimenti petroliferi nelle loro terre. Con un budget di circa 200 milioni di dollari, rappresenta uno degli investimenti più significativi di Apple nel settore cinematografico. La pellicola ha ottenuto un notevole successo di critica, raccogliendo dieci nomination agli Oscar e consolidando ulteriormente la reputazione di Scorsese come maestro della settima arte. L'arrivo sulla piattaforma streaming permetterà al pubblico di apprezzare con calma le sfumature di questa narrazione densa e stratificata. leggi la news completa
In un'intima riflessione, Martin Scorsese ha svelato i dettagli del suo straordinario sodalizio con Robert De Niro, una collaborazione che abbraccia oltre sessant'anni e ha prodotto capolavori indimenticabili. Il regista ha ricordato il loro primo incontro, avvenuto quando entrambi erano adolescenti, e come il destino li abbia riuniti successivamente nell'ambiente cinematografico. Con sincera emozione, Scorsese ha descritto la fiducia incondizionata che De Niro ha sempre riposto nel suo talento registico, un elemento fondamentale che ha permesso loro di realizzare opere rivoluzionarie come Mean Streets, Taxi Driver e Raging Bull. Il cineasta ha evidenziato come questo rapporto sia trasceso l'ambito professionale, trasformandosi in un'amicizia profonda basata su valori condivisi e comprensione reciproca. L'ultimo frutto della loro collaborazione, Killers of the Flower Moon, rappresenta l'ennesima testimonianza di un'alchimia creativa che ha segnato indelebilmente la storia del cinema americano. leggi la news completa
Attore | Ruolo |
---|---|
Leonardo DiCaprio | Ernest Burkhart |
Robert De Niro | William Hale |
Jesse Plemons | Tom White |
Tantoo Cardinal | Lizzie Q |
Cara Jade Myers | Anna Kyle Brown |
Janae Collins | Reta |
Jillian Dion | Minnie |
William Belleau | Henry Roan |
Lily Gladstone | Mollie Burkhart |
Jason Isbell | Bill Smith |
Louis Cancelmi | Kelsie Morrison |
Scott Shepherd | Bryan Burkhart |
Sturgill Simpson | Henry Grammer |
Gary Basaraba | William J. Burns |
Michael Abbott Jr. | Frank Smith |
David Born | Kelsie's Lawyer |
Tatanka Means | John Wren |
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